Montepulciano, (1919), in-4, mezza tela ed angoli verde, piatti marmorizzati, pp. 130 (lasciate in bianco dalla 94). Registro manoscritto in bella grafia in cui è segnata la contabilità (in ordinate colonne di “dare/avere” e divisa per mese e giorno) per la gestione di vari poderi (Boccia, Colombelle, Villina, Palazzuolo, Caggiole, Salarco) gestiti da famiglie di mezzadri (Moricciani Assunto, Paolucci Agostino, Bindi Arturo, Della Giovampaola Antonio, Picchiotti Ettore, Del Toro Natale) sia agricoltori che allevatori; a parte segnate le spese per: miglioramenti fondiari e nuove coltivazioni, mantenimento strade, fossi e fabbricati, per mobili e masserizie, per la cantina e il magazzino, per la casa padronale, per gite, fiere e mercati, in imposte e tasse, per onorari e stipendi, ecc. L’antica istituzione della mezzadria, prevalente in Toscana, Romagna, Umbria, Marche, prevedeva una divisione paritaria fra il proprietario dei terreni e la famiglia colonica.
Montepulciano, Agricoltura toscana, Mezzadria