(Venetiis), (ex typographio J.B. Pasqualii), (1767), incisione all’acquaforte, mm. 155×210 circa (impronta della lastra, mentre il foglio misura 240×340); riproduce intaglio ovale in corniola del 18° secolo, di probabile fattura romana (Anton Pichler, Carlo Costanzi?) con busto di Antinoo (favorito dell’imperatore Adriano, divinizzato post mortem) dal profilo vòlto verso destra; ha chioma inanellata, ed indossa un mantello fermato da spilla tonda; ai lati della testa, incisi in caratteri (simil)greci ANTINOOS HEROS. Si tratta di copia d’un intaglio romano in sardonica di proprietà del contemporaneo Anton Maria Zanetti, collezionista rivale di Smith. Gori cita sia questo che le altre 2 gemme dedicate ad Antinoo nella collezione Smith come rilievi in pietra dura, di datazione incerta. Bella tavola proveniente dal 1° volume della “Dactyliotheca Smithiana”, catalogo commissionato all’erudito Anton Francesco Gori dal console inglese a Venezia Joseph Smith, anche raffinato collezionista e mecenate di artisti come Canaletto. Nella Dattilioteca (testo in latino + 100 tavole: questa è la n. 81) sono descritte le gemme intagliate della raccolta personale di Smith (poi ceduta a re Giorgio III): pochi i cammei antichi con prevalenza d’intagli del XVI-XVIII secolo). Le tavole furono incise da Giambattista Brustolon (che però ne firmò solo 33) su disegno di Novelli e Zanetti il giovane. Questa ha tracce di fango ai margini bianchi, e all’angolo inferiore entro l’impressione di lastra, mantenendosi però nitida ed in buono stato di conservazione.
BRUSTOLON Giovanni Battista – Dactyliotheca Smithiana.
Glittica, Gemme intagliate, Dattilioteche, Roma antica, Antinoo, imperatore Adriano, Anton Pichler, Carlo Costanzi, Joseph Smith, Incisione veneziana del Settecento