Neapoli, ex typographia Felicis Mosca, 1710, in-12, cartonatura rustica coeva, pp. 130, [2]. Prima edizione. Il solo volume pubblicato (cfr. Benedetto Croce, Bibliografia vichiana accresciuta e rielaborata da Fausto Nicolini, v. 1, p. 15). Si tratta della prima importante pubblicazione di Vico, recante il “Liber Primus Metaphysicus”, che contiene l’enunciazione più completa del principio “verum factum” (la verità è nello stesso fare: la formula sta ad indicare la linea guida della “nuova scienza”, per cui l’uomo può veramente conoscere solo ciò che da lui è prodotto e fatto, poiché solo in questo modo può conoscerne l’esatta genesi). Il principio afferma, dunque, che la verità si verifica attraverso la creazione e non, come per Cartesio, attraverso l’osservazione. Questo punto di vista filosofico anti-cartesiano nel “De antiquissima sapientia” doveva continuare in altri due libri, il “Liber Secundus Physicus” e il “Liber Tertius Moralis”, che tuttavia non furono mai completati. In risposta alla critica al “De antiquissima sapientia” mossa dal “Giornale dei letterati d’Italia” nel 1711, Vico pubblicò due Risposte nel 1711 e nel 1712, nelle quali chiarì le sue opinioni sulla teoria della conoscenza e sulla metafisica, con la seconda che assunse una posizione ancora più forte contro la metodologia di Cartesio. Questo scambio tra Vico e il Giornale fu considerato da entrambe le parti il naturale completamento del “De antiquissima sapientia”. Un’ampia ma leggerissima gora a 15 carte ma ottimo esemplare, a pieni margini.
VICO Giambattista.
Filosofia, SETTECENTO, Vichiana.