Firenze, Pagni e Bardi, 1796. Cm. 33×23 + ampi margini intonsi. Ciascuna stampa con bella cornice dorata, eseguita dalla Ditta Miller di Londra (fine sec. XIX). Misure della cornice: cm. 58×40, vetri originali, tranne 6 sostituiti. Carlo Lasinio, incisore e pittore (Treviso 1759 – Pisa 1838), svolse la sua attività principalmente a Firenze, dove fu prof. all’Accademia e a Pisa, dove fu Conservatore del Camposanto. Praticò tutte le tecniche tradizionali dell’incisione – bulino, acquaforte, maniera nera, incisione a contorno – e sperimentò con successo il rivoluzionario sistema Le Blon – d’Agoty, che prevedeva l’utilizzazione di lastre multiple inchiostrate con i colori, rosso, giallo e azzurro (d’Agoty aggiunse come quarto colore il nero) secondo la tecnica del mezzotinto – cioè con una graffiatura o granitura completa della lastra di rame e una successiva lisciatura delle parti volute chiare: la parte granita tratteneva il colore fornendo un’incisione dallo scuro al chiaro che dava l’impressione dell’acquerello. Il Lasinio sperimentò a lungo tale tecnica – che già aveva interessato anche Bartolozzi – perfezionandola e combinandola con altre e ritoccando a mano col pennello alcune parti meno riuscite. Ne I contadini della Toscana però non utilizzò le lastre multiple, ma un altro sistema: quello detto a la poupée; usando una sorta di tampone per applicare ciascun colore sulla medesima lastra. Per la bibliografia de I contadini della Toscana cfr. soprattutto l’introduzione di G. Devoto e lo studio di A. Forlani Tempesti entrambi editi a corredo della ristampa in fac-simile (Milano, Il Polifilo, 1970). Al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi è presente solo un album della meno pregiata tiratura in bianco e nero (cfr. il catalogo della mostra “Lasinio. Incisioni” tenuta a Firenze e stampato da Olschki nel 2004).
BICCI Antonio – LASINIO Carlo.
Toscana. Contadini.