Londra [ma Livorno], Presso la Società dei Filosofi (Giovanni Tommaso Masi), 1774, in-8, mezza pergamena coeva o appena posteriore ed angoli, titolo e fregi oro su tassello in pelle al dorso, piatti marmorizzati, pp. (2), XV, (1), 167, (1). Frontespizio calcografico con vignetta originale. La bella antiporta incisa in rame è invece ripresa dal modello originale di Lapi che Beccaria stesso volle nella terza edizione del 1765. Prima edizione italiana riordinata secondo la traduzione e cura di André Morellet del 1766, con testo diviso in 42 (invece che 47) capitoli e recante il commentario di Voltaire apparso a Ginevra a fine dello stesso anno. Anche questa, come l’edizione originale, apparve anonima e con falso luogo di stampa per ovviare alla censura (la Lombardia era sotto il dominio austriaco). La traduzione di Morellet, pur recando licenze rispetto all’originale, ebbe comunque l’approvazione di Beccaria (1734-1794) e rese l’opera nota ed acclamata fra gli illuministi francesi, oltre a favorirne ampia diffusione. Ottime condizioni.
[BECCARIA Cesare].
diritto penale, illuminismo italiano, beccariana, Beccaria, Delitti e delle pene, diritto criminale, pena di morte, pena capitale.