Borgo S. Lorenzo, Tip. Mugellana di A. Mazzocchi, 1896, in-4, piena tela marrone coeva (minime scoloriture), tagli spruzzati di rosso, pp. 20. Fregi tipografici. Le 31 grandi tavole fuori testo con 58 figure esplicative di modelli per il taglio sartoriale sono precedute da spiegazioni dei disegni divise per tipologia: abiti d’ogni specie per civili (Marsina, Redingot, Tait e Smohing (sic), giacche a un petto o a doppio petto, gilé, pantaloni, Pardesus, Manfarlà, Pipistrello, Paletot, mantello a 1/2 o a tutta ruota, Napoleoniche); abiti da servitori (anche ghette); abiti da bambini; abiti da ecclesiastici; abiti da militari; abiti da signora (anche culotte, pantalone, sottana, e giacca da amazzone). Seguono: tabelle per le varie repartizioni: In fine: tariffe dei corsi di taglio e delle lezioni separate. Come attesta il timbro al frontespizio, accompagnato da firma autografa, Grassellini fu maestro di taglio e direttore della Scuola di taglio della Società dei Sarti di Firenze e ad uso degli allievi è concepito questo volume. Notazione curiosa: il desueto (e a volte fallace) adattamento della terminologia sartoriale da lingue straniere testimonia quanto la moda italiana subisse l’influenza della francese, ma avesse anche pubblico fra le classi abbienti che col francese avevano familiarità e nel caso fiorentino anche fra gli stranieri residenti. Una gran parte dei laboratori artigianali ampliò l’attività fra il 1860 e il 1880 (coll’espansione dovuta alla designazione di Firenze capitale) ma la moda ben tagliata e a buon prezzo era rara, tanto che A. Castagnoli, titolare del magazzino “Au Bon Marché” (aperto nel 1868 ib via Cerretani, a cui fu affiancato un laboratorio di sartoria nel 1897) sollecitò l’apertura di nuove scuole professionali presso la Camera di Commercio. Raro e in ottime condizioni.
GRASSELLINI Lamberto.
Tecnica sartoriale, Taglio sartoriale, Sartorie, Abbigliamento, Moda a Firenze nell’Ottocento