In Roma, appresso Luigi Zannetti, 1603, in-4 legatura moderna che riutilizza una pergamena coeva all’edizione, pp. [8], 64. Con stemma in rosso e nero del dedicatario Antonio Facchinetto sul front. e schemi e figure n.t. Prima edizione, non comune. Giovanni Francesco Fiammelli tra gli ingegneri militari fiorentini fu una figura di spicco, tanto che nel 1578 Alessandro Farnese, neo governatore dei Paesi Bassi, lo volle con sé. Nel 1579 come ingegnere militare prese parte all’espugnazione di Maastricht e vide, come egli stesso narra con orgoglio (Il principe difeso, l. II, c. 8), un suo concittadino, Vincenzo Machiavelli, salire sulla breccia e guidare alla presa della città. Al servizio del Farnese il Fiammelli rimase molti anni. Sappiamo che ancora nel 1592 egli riceveva l’incarico di compiere una ricognizione nell’accampamento di Enrico IV sotto Rouen, incarico che, come racconta in una delle sue opere (Il principe guerriero, IV, c. 7), espletò con successo in pieno giorno, utilizzando una serie di stratagemmi, tra cui quello di vestirsi color di terra. Alla morte del Farnese, avvenuta sullo scorcio di questo stesso anno, sembra che il Fiammelli rinunciasse a servire oltre nell’esercito e tornasse in patria, stabilendosi a Roma. Qui poté finalmente porsi allo studio delle predilette discipline scientifiche e, in primo luogo, della meccanica, nella quale, come egli stesso narra (Il principe difeso, VI, c. 17), progredì velocemente. Nel “Modo di ben mettere in ordinanza gli eserciti (Roma 1603), l’attenzione è rivolta soprattutto al tema dell’ordinamento dell’esercito, tema la cui importanza, come l’autore sottolinea nella dedica al cardinale Antonio Facchinetto, aveva avuto modo di constatare nella sua esperienza in Fiandra e che egli intende trattare senza allontanarsi dalle “certe” regole di Euclide e degli antichi matematici e seguendo nondimeno l’osservanza moderna. Buon esemplare.
FIAMMELLI Giovanni Francesco.
Miltaria,, tecnica militare, eserciti, geometria