Roma – (Firenze), La Libreria dello Stato – (Stab. Tip. della Casa Editrice Marzocco), (1942), in-8, cartoncino editoriale, pp. 214, (2). Copertina illustrata in tricromia dal pittore Pio Pullini (in primo piano: 3 fasci e 3 baionette; sullo sfondo uomo che ara sul campo) e sue belle illustrazioni a corredo delle letture, che mescolano prose e poesie dell’800-‘900 (Pascoli, Leopardi, Gozzano, Prati, Giusti, Govoni, Térésah, ecc.) con testi d’impronta fascista o patriottica (La Marcia su Roma, la cantata squadrista “Il bello è sempre quello da venire”, La difesa della razza e la G.I.L., I contadini di Mussolini, La canzone dell’alpino, L’autarchia, ovvero fare da se, bastare a se stessi, La giornata del Duce, Siam Balilla, ecc.). Pullini, che fu allievo di Sartorio, collaboratore di riviste quale “Tribuna Illustrata” e “L’Urbe”, caricaturista ed illustratore di libri per l’infanzia, serve in questo libro volto all’educazione dei bimbi dei centri rurali, un immaginario fra il domestico (la famiglia riunita a tavola o alla radio, i contadini a lavoro, la potatura, la trebbiatura) e l’ideologico (i balilla, la “caccia” ai sovversivi”, la Befana ed il sabato fascisti, le adunanze, la Libia). A proposito di autarchia: la carta per il libro, come specificato in fine, è stata fabbricata “con materie prime nazionali”. Ottime condizioni, salvo minimi difetti.
PETRUCCI Alfredo (A cura di).
Scolastici, Scuole professionali, rurali, Fascismo, Pio Pullini