Roma, Casa Editrice Sommaruga, 1882, in-12, legatura del primo Novecento in mezza pergamena con punte, nome dell’autore, titolo e dati editoriali impressi in oro su due tasselli in pelle rossa applicati al dorso, conservate all’interno le copertine della brossura editoriale (illustrata in litografia quella anteriore), pp. 174, [10]. Con 5 piccole illustrazioni litografiche n.t. di F.P. Michetti (autore anche della copertina). Prima edizione. Guabello, n. 5. De Medici n. 5. Al recto dell’ultima carta: “Stampato in Roma addì 5 maggio 1882 nella tipografia dei fratelli Centenari, con inchiostro della Ditta Francesco Orsenigo, con caratteri della Fonderia Rayper di Genova, sopra carta della Fabbrica Cini, in edizione di 500 copie”. Esemplare unico: corredato da un invio autografo di D’Annunzio sull’occhietto: “Agli zii Giovanni e Amalia Del Greco un nipote… in desiderio. 18 giugno ’82”. Amalia Del Greco, nata Cantini, era sorella di Italia Cantini moglie di Tito Zucconi, il professore del Cicognini della cui figlia, Giselda, il poeta si era innamorato nel 1881, quando era stato invitato dallo stesso professore nella sua villa per conoscere la famiglia. L’intera raccolta del “Canto Novo” è sentimentalmente dedicata a Giselda Zucconi, con diverse poesie da lei ispirate. L’appellativo “zii […] in desiderio” dato ai Del Greco è dunque un auspicio che D’Annunzio fa a se stesso, come pretendente alla nipote. Va fatto notare che un autografo simile, di un D’Annunzio diciottenne, relativo alla persona che fu il suo primo amore, redatto sul volume a lei dedicato e da lei ispirato, non può essere messo a confronto, per significato e valore, con gli autografi “seriali” della sua maturità. Rinforzato il margine bianco interno al verso della copertina e al recto della prima carta (occhietto), una piccola e circoscritta gora al margine bianco interno inferiore di 3 carte. Per il resto ottime condizioni.
D’ANNUNZIO Gabriele.
Letteratura italiana, dannunziana, prime edizioni