In Firenze, per Anton Padovani, 1589, in-4, legatura settecentesca in piena pergamena, piatti inquadrati da cornice in oro a doppio filetto con singoli ferri fitomorfi dorati negli angoli interni, dorso rifatto in epoca moderna, pp. [6], 72. Non è stata legata la quarta carta – [A]4 – che era bianca, cfr. descrizione in ICCU. Con grande marca editoriale in xilografia sul front. Prima edizione. La commedia è “La Pellegrina” di Girolamo Bargagli, come si ricava da carta F2v; il nome dell’autore della descrizione, Bastiano De Rossi, tra i fondatori dell’Accademia della Crusca, si ricava dalla dedica. “La Pellegrina”, commissionata nel 1589 da Ferdinando I de’ Medici a Girolamo Bargagli, presentata dai componenti dell’Accademia degli Intronati provenienti da Siena, per i festeggiamenti del suo sposalizio con Cristina di Lorena fu messa in scena da Bernardo Buontalenti al Teatro degli Uffizi. Nella commedia vennero inseriti sei “Intermedii et Concerti”, organizzati da Giovanni Bardi, conte di Vernio e capofila della famosa Camerata de’ Bardi, della quale facevano parte i compositori e gli autori dei testi di questi intermedi, che furono i più ricchi e spettacolari di tutto il Rinascimento, stabilendo uno standard per la scenografia e i macchinari rispetto al quale furono in seguito misurate altre produzioni operistiche. Gli intermedi rinascimentali erano spettacoli inseriti come riempitivo tra gli atti e le scene di commedie umanistiche, pastorali, tragedie o rappresentazioni allegoriche, recitate in occasione di solenni cerimonie pubbliche o private. Una affermazione del commediografo e poeta Antonfrancesco Grazzini definisce l’importanza che avevano assunto nella vita teatrale dell’epoca: “Una volta si impiegavano gli intermedii per completare una commedia, ora invece si fa all’incontrario, scrivendo la commedia per gli intermedii”. Bell’esemplare.
DE ROSSI Bastiano.
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