Florentiae (Tipherni Tiberini), Leo S. Olschki Bibliopola (ex Officina Typografica S. Lapi), 1908, in-4, br. editoriale con titolo rubricato a coperta anteriore e frontespizio, pp. XXXVI, 129, (7). Eleganti testate xilografiche. Con 8 illustrazioni su 2 tavole fuori testo, tavole astronomiche e 2 Appendici. Confratelli barnabiti, Boffito e Melzi d’Eril condividevano la passione scientifica e quella per Dante; frutto erudito della loro collaborazione è la pubblicazione sulla scoperta di un documento astronomico conosciuto da Dante: l’Almanacco perpetuo del francese Jacob den Machir Ibn Tibbon (Marsiglia 1236 – Montpellier 1304),conosciuto anche come Don Pro Fiat Tibbon o col nome latinizzato di Prophacius Iudaeus(Profazio Giudeo di Monte Pessulano). Fu costui medico a Montpellier (Mons Pessulanus) ed astronomo, proveniente da una famiglia di origine ebraica che traduceva scritti religiosi e filosofici dall’arabo in ebraico. N° 19 di una bella edizione originale in 200 esemplari numerati impressa su carta grave, in barbe. Ottime condizioni, intonso.
BOFFITO Giuseppe – MELZI D’ERIL Camillo (a cura di).
Astronomia, Dantesca, Calendario perpetuo, Medievalistica, Jacob den Machir Ibn Tibbon, Profazio Ebreo di Monte Pessulano