(Venetiis), (ex typographio J.B. Pasqualii), (1767), incisione all’acquaforte, mm. 155×210 circa (impronta della lastra, mentre il foglio misura 240×340); riproduce cammeo ovale in sardonica con 2 busti affiancati, con profili vòlti verso sinistra: davanti quello maschile, colla corta chioma laureata da corona imperiale a foglie d’alloro chiusa sulla nuca da un nastro; dietro, quello femminile, gota e collo pìu pieni (ma poco connotato), drappeggiato. Gori identifica la coppia con l’imperatore Claudio e la consorte Valeria Messalina: matrimonio infelice per differenza di età ed indole che finì coll’esecuzione di lei per adulterio (ma in realtà per motivi politici). Bella tavola proveniente dal 1° volume della “Dactyliotheca Smithiana”, catalogo commissionato all’erudito Anton Francesco Gori dal console inglese a Venezia Joseph Smith, anche raffinato collezionista e mecenate di artisti come Canaletto. Nella Dattilioteca (testo in latino + 100 tavole: questa è la n. 68) sono descritte le gemme intagliate della raccolta personale di Smith (poi ceduta a re Giorgio III): pochi i cammei antichi con prevalenza d’intagli del XVI-XVIII secolo). Le tavole furono incise da Giambattista Brustolon (che però ne firmò solo 33) su disegno di Novelli e Zanetti il giovane. Questa ha blanda traccia di fango al margine bianco inferiore, mantenendosi però nitida ed in ottimo stato di conservazione.
BRUSTOLON Giovanni Battista -Dactyliotheca Smithiana.
Glittica, Gemme intagliate, Cammei, Dattilioteche, Roma antica, Imperatore Tiberio Claudio, Valeria Messalina, Joseph Smith, Incisione veneziana del Settecento