Giulio Piatti, figlio del noto editore Guglielmo, allievo di Giuseppe Bezzuoli all’Accademia di Firenze, fu pittore storicista di una certa rinomanza; di sentimenti patriottici (partecipò alla I guerra d’Indipendenza nella 3a compagnia del Battaglione volontari toscani), realizzò quadri a soggetto storico, letterario e didascalico, anche su commissione del pistoiese Niccolò Puccini, mecenate di artisti, che a Piatti offrì un viaggio di studio a Venezia nel 1838, dopo aver acquistato per la Villa di Scornio sia la “Congiura de’ Pazzi” (1837: ispirato al dramma di Alfieri), che “L’Origine del Vespro siciliano” (1839: dal Giovanni da Procida di Niccolini), oggi ambedue al Museo Civico di Pistoia. Nel gruppo di disegni segnaliamo anche: studi per il “Pietro Micca” (1842, acquistato da Carlo Alberto di Savoia, oggi al Museo di Palazzo Reale di Torino); disegno d’insieme, studi e inc. in litografia riferiti a quadro del 1844 (giovane madre morente con bimbo) in collezione inglese; un gruppo (comprese le 2 tempere) con soggetto che iconograficamente sembra riferibile a Colombo, ma di cui non siamo riusciti a identificare l’esito pittorico. Per l’insieme:
(PIATTI Giulio, Firenze 1816-1872).
Pittura storicista dell’Ottocento, Pistoia, Disegni, Accademia di Firenze, Storicismo, Risorgimento