Firenze, presso Luigi Bastianelli e Compagni, 1771, in-8, cartone coevo decorato in tricromia a motivo floreale su volute intrecciate, pp. (2), CCX. Fregio xilografico al frontespizio. Dorso difettoso, con porzione superiore asportata, ma ottimo interno, impresso su carta grave e assai nitido. Il cosentino Gravina (1664-1718), con studi di storiografia giuridica, umanistici e filologici a Napoli, poi a Roma presso la Curia pontificia, fu cofondatore con Crescimbeni dell’ Accademia d’Arcadia collo scopo di riformare la poesia secondo modelli classici in antitesi agli eccessi del Barocco. Antecedenti della “Ragion Poetica” sono il “Discorso sopra l’Endimione” (stampato a Roma nel 1692 collo pseudonimo arcadico di Bione Crateo) e il “Discorso delle antiche favole” (Roma 1696), che costituirà il nucleo del primo libro della “Ragion Poetica” (trattando questo delle lettere classiche, con poeta di riferimento in Omero, mentre Dante sarà quello della poesia volgare, trattata nel libro secondo); opera di definitiva sistematizzazione del suo pensiero estetico-critico.
GRAVINA Gian Vincenzo.
Poesia, Accademia d’Arcadia, Cosenza