Venetia, appresso Bernardo Giunta, Gio. Battista Ciotti, & compagni, 1610, in-4, legatura coeva in piena pergamena floscia (tracce di legacci), pp. [16], 247, [1]. Con una marca editoriale in xilografia sul frontespizio. Pompeo Giustiniani (Ajaccio 1569 – Lucinico 1616), discendente della famiglia Giustiniani di Genova e detto “braccio di ferro” per via di un braccio che gli fu amputato dopo una battaglia, nel 1601 fu al servizio di Ambrogio Spinola con il grado di sergente maggiore del suo personale tercio di fanteria e con lui nel 1602 partì alla volta dei Paesi Bassi per combattere i protestanti olandesi. Quando lo Spinola, nell’ottobre 1603, assunse il comando delle truppe che assediavano Ostenda, il Giustiniani gli subentrò nella guida del tercio, venendo quindi promosso maestro di campo, ossia colonnello. Dopo aver combattuto a lungo nelle trincee sotto Ostenda, nella primavera del 1604, su ordine dello Spinola, andò a misurarsi personalmente con il Nassau. Riuscì ad impedirne un primo sbarco presso Sluis, ma non un secondo in forze che portò all’assedio e presa olandese di quel porto. Il rallentamento e la cessazione delle operazioni belliche con la tregua del 1609 dettero al Giustiniana tempo e modo per scrivere un libro sugli ultimi anni della guerra, con il racconto dettagliato dell’assedio di Ostenda, allora considerato uno dei grandi eventi della storia militare. Nacque così il “Delle guerre di Fiandra”, pubblicato in italiano ad Anversa nel 1609 grazie all’aiuto dell’ingegnere militare aretino Giuseppe Gamurini. Il libro riportava per intero anche gli articoli della tregua del 1609. Apprezzato proprio per la sua affidabilità, precisione e concisione, esso fu ristampato a Venezia, nel 1610 e 1612. Due piccoli fori di tarlo al margine bianco inferiore delle ultime 4 carte ma ottimo esemplare.
GIUSTINIANI Pompeo.
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