[Milano?], [Pietro Barelli], [seconda metà del XIX secolo], xilografia originale su carta non vergellata, da una matrice dell’inizio del XVI secolo attribuita a Giovanni Andrea Vavassore, tirata nella seconda metà del XIX secolo da Pietro Barelli. Mm. 280×191(l’immagine), mm. 288×195 (il foglio). La xilografia reca in alto a destra il testo: “Hercol io sono che quel fier leone / Vccisi un tempo ne la selva folta / Usai la forcia con la mia ragione / Benche mi desse de gran pena molta / Mal non fara per qualsivo cagione / Che glie del tutto ogni potencia tolta / Et per trofeo de mia gran victoria / Vesto soa pelle con immensa gloria”. La matrice di questa xilografia – oggi conservata nel Fondo Barelli nelle Gallerie Estensi a Modena – non faceva parte del nucleo di circa 2500 legni appartenuti alla famiglia modenese di stampatori/editori Soliani, fondo acquistato nel 1864 dal “cartolaio” milanese Pietro Barelli, ma fu acquisita da Barelli in un altro momento e non ne è nota la localizzazione precedente. Fa parte di un gruppo di circa 160 matrici mai appartenute ai Soliani, e arriva a Modena nel 1887, quando Venturi compera dal figlio di Pietro, Napoleone Barelli, il fondo Soliani per destinarlo finalmente alle collezioni Estensi. Il foglio si presenta in ottime condizioni.
Xilografia, xilografie, incisione, incisioni, Cinquecento