CASELLA Gaspare, librario antiquario italiano.

Gruppo di 5 lettere e cartoline, manoscritte o dattiloscritte, firmate, indirizzate a Nello Puccioni, antropologo fiorentino, tutte vertenti intorno alla collezione di libri e materiale di D’Annunzio del Puccioni: 1) Lettera autografa manoscritta, firmata, datata 8 aprile ’34: “[…] ho letto l’articolo in Quadrivio del senatore Mazzoni a proposito della sua raccolta dannunziana e la prego di farmela esaminare. Domani le telegraferò per sapere se […] venerdì al mio passaggio da Firenze […]”. 2) Lettera dattiloscritta, firmata, stesa su carta intestata Libreria Gaspare Casella, datata 2 agosto 1934 “[…] Ho atteso a Venezia la sua risposta al mio telegramma […] Mi giunse notizia della Posta che il telegramma non l’era stato consegnato […] Ripartii dunque da Venezia senza fermarmi a Firenze. […] Ora desidero […] trattare la sua raccolta dannunziana e le sarò grato se vorrà mandarmi un elenco con i particolari e la richiesta di prezzo […]”. 3) Lettera dattiloscritta, firmata, stesa su carta intestata Libreria Gaspare Casella, datata 16 agosto 1934 “[…] Ho chiesto di acquistare la sua raccolta d’annunziana per un cliente, amatore privato di grande importanza. Posso assicurarle, che anche se acquistata da me, sarebbe sempre cosa di carattere privato. Ho una raccolta importante ed interessante di autografi d’annunziani che non vendo. […] La prego quindi di farmi sapere notizie particolari della raccolta ed il prezzo […]”. 4) Cartolina postale manoscritta, firmata, timbro postale del 22.08.1934: “[…] Ho il cliente privato. Può dirmi per il momento la richiesta? Spero di contentarla […]”. 5) Lettera dattiloscritta, firmata, stesa su carta intestata Libreria Antiquaria Editrice Gaspare Casella, datata 4 settembre 1934 “[…] Le rispondo con ritardo perché sono stato assente. Ricevetti l’elenco e la ringrazio molto. Passai al cliente l’offerta ed aspetto notizie. Per me riserverete, qualora l’affare si concludesse, la percentuale del 10 per cento. Circa il prezzo da lei chiesto, posso dirle che è abbastanza elevato […]”.