In Padova, presso Giuseppe Comino (Giovanni Antonio e Gaetano Volpi), (a’ XXV. di Settembre) 1723, in-4, mezza pergamena ottocentesca con titolo manoscritto al dorso, piatti marmorizzati, pp. (16), LXIV, (3). Al frontespizio vignetta raffigurante uomo che dissotterra antichità (monete, lucerne, busti, vasi) con un pala; sullo sfondo architetture romane (obelisco, colonne, archi di anfiteatro); motto latino su lapide: “Quidquid sub terra est in apricum proferet aetas”. A carta R1 verso vignetta (divinità fluviale barbuta semidistesa, con ramo e corona, che versa acqua da un’anfora)in xilografia, come i fregi e le iniziali. Al colophon marca Volpi sottostante cimiero piumato; ripresa a carta 2P2 recto, entro elaborata cornice. Apre il volume: la Vita di Sannazaro di G.-B. Crispo e il Catalogo delle edizioni dell’Arcadia e delle Rime per G. Volpi; le Rime hanno loro frontespizio. In fine: catalogo dei libri stampati nella Stamperia Cominiana, con prezzi. Minute erosioni ai piatti e qualche ingiallitura al frontespizio (che reca in calce ex libris coevo manoscritto: Laurentii Meazzuoli), ma esemplare in ottime condizioni, assai nitido.

SANNAZARO Iacopo. 

Poesia italiana del Cinquecento, Umanesimo, Epistolari, Arcadia, Romanzo pastorale