(Venetiis), (ex typographio J.B. Pasqualii), (1767), incisione all’acquaforte, mm. 155×210 circa (impronta della lastra, mentre il foglio misura 240×340); riproduce intaglio su ametista con raffigurazione frontale di un leone dalle possenti membra e folta criniera a corona, le fauci spalancate; colla zampa destra sovrasta una testa taurina. Gori collega questa gemma al culto di Mitra, che nato nel Mediterraneo orientale si diffuse in Roma dal I secolo d.C. come religione misterico-iniziatica. Nell’area indo-mediterranea il dio uranico atmosferico, con attributi solari, è spesso marito o accolito della Grande Madre tellurico-lunare-vegetale: la vegetazione dipende dal sole, e il toro è animale legato all’agricoltura. La ierofania solare (di cui è simbolo il Leone) e quella cosmico-lunare del Toro appaiono spesso collegate: a Creta Helios è taurino e marito della Grande Madre, all’Egitto appartengono divinità come Api o Montu; la valenza solare e quella ctonia spesso unite: il culto di Mitra, dio solare avveniva in templi che simulavano caverne (ricordiamo che Ade era chiamato “porta del sole”). Bella tavola proveniente dal 1° volume della “Dactyliotheca Smithiana”, catalogo commissionato all’erudito Anton Francesco Gori dal console inglese a Venezia Joseph Smith, anche raffinato collezionista e mecenate di artisti come Canaletto. Nella Dattilioteca (testo in latino + 100 tavole. questa è la n. 31) sono descritte le gemme intagliate della raccolta personale di Smith (poi ceduta a re Giorgio III): pochi i cammei antichi con prevalenza d’intagli del XVI-XVIII secolo). Le tavole furono incise da Giambattista Brustolon (che però ne firmò solo 33) su disegno di Novelli e Zanetti il giovane. Questa presenta strappo restaurato al margine bianco inferiore e tracce di fango a questo e a quello esterno mantenendosi peraltro nitida e in buono stato di conservazione.
BRUSTOLON Giovanni Battista – Dactyliotheca Smithiana.
Glittica, Gemme intagliate, Cammei, Dattilioteche, Leone, Toro, Mitraismo, Mitra, Culti misterici, Religioni iniziatiche, Roma antica, Joseph Smith,Incisione veneziana del Settecento