La lettera ha subito uno grosso sgoramento di inchiostro blu per contatto con un’altra lettera e con acqua. Il testo rimane comunque leggibile nella su interezza. Ossidazione dovuta a grappetta metallica all’angolo superiore sinistro. Puccioni cominciò ad adoperarsi per la vendita della sua collezione di dannunziana alla fine del 1930 chiedendo aiuto a Prezzolini, successivamente tenne trattative con De Marinis (1932, al quale però aveva chiesto un parere già nel 1930), Casella (1934), Mario Guabello (1935-36). Nel 1937 Puccioni morì. Nel 1938 la raccolta fu acquistata dal prof. Prassitele Piccinini e da lui donata all’Accademia d’Italia.

DE MARINIS Tammaro [libraio, bibliografo, bibliofilo italiano, Napoli 1878 – Firenze, 1969]. 

Autografo, autografi, Puccioni raccolta dannunziana