(Roma), (per Valerio Dorico, et Luigi fratelli), (nel mese di marzo 1554), in-8, mezza pergamena coeva con piatti in cartone azzurrino, titolo calligrafato al dorso, pp. da 33 a 512. Esemplare scompleto sia all’inizio (mancano le 6 carte preliminari contrassegnate con asterisco e contenenti il frontespizio, l’indirizzo di Paolo Sadoleto a papa Giulio III e la dedicatoria al Cardinal Feltrio della Rovere ove appare il nome del curatore Dionigi Atanagi + le intere segnature A e B), che in fine (mancano le carte 2H4, 2H5 e tutte le 8 carte della segnatura 2K, comprensive d’Indice). Risultano perciò scompleti il Libro I (presenti solo circa la metà delle lettere del Vescovo di Baiùs) e il XIII, privo di alcune delle lettere di P. Sadoleto, vescovo di Carpentras. Pur privo di frontespizio e di colophon il volume appartiene sicuramente all’edizione originale, l’unica che riporti a fine d’ogni sezione la dicitura “Il fine del 1° (-11°) libro de le lettere di dodici uomini illustri”. Il 13° (quello dell’umanista Sadoleto) fu infatti aggiunto a stampa già avvenuta degli altri 12 libri. La raccolta, stampata a spese del poeta ed erudito Atanagi (1504-1573), alla fine della concessione del privilegio papale di 10 anni fu ampliata (fino ad arrivare a 17 libri) e ripubblicata più volte durante il ‘500 (a cura di G. Ruscelli, T. Porcacchi, ecc.) Qualche gora marginale, ma blanda.
Epistolari, Cinquecentine, Paolo Sadoleto, Atanagi, Umanesimo italiano