A Londres, [s.n.t.], 1787, in-8, legatura della fine dell’Ottocento in mezza pergamena, titolo e data di stampa in oro su due tasselli in pelle rossa al dorso, pp. [68], 130. Non è stata legata l’ultima carta che era bianca. Prima rara edizione. Mirabeau era interessato alla questione ebraica. Nel preambolo dichiara: “Questo scritto è nella sua parte veramente importante (quella che tratta ella riforma politica degli ebrei) un’analisi fedele dei due volumi tedeschi che il signor Dohm ha scritto sullo stesso argomento”. Nella seconda parte, molto abilmente, fa precedere il suo appello a favore degli ebrei con un elogio del filosofo Moses Mendelssohn. Secondo Mirabeau il rimprovero fatto agli ebrei di vivere esclusivamente di commercio non è in alcun modo imputabile a loro. Deplora che “il prestito di denaro il cui profitto è molto conforme all’equità naturale” sia diventato “grazie a cattive leggi […] l’unico mezzo di sussistenza degli ebrei”. L’unica causa della loro corruzione deriva dai costumi politici europei che li condannavano ad un unico oggetto “moralmente sfavorevole”. Quindi l’unico modo per renderli cittadini migliori e utili era garantire loro gli stessi diritti civili degli altri. Uno strappo riparato (senza perdite) ad una carta. Lievi bruniture.
MIRABEAU Honoré Gabriel, de Riqueti, comte de.
ebrei, ebraica, Illuminismo, rivoluzione francese