Patavii, Typis Seminarii, Apud Joannem Manfrè, 1733, in-8, bella legatura coeva in piena pelle maculata, dorso a 5 nervi con titolo su tassello simulato e ricchi fregi oro negli scomparti, tagli spruzzati di rosso, pp. (18), 209, (15). Testata ed iniziali in xilografia. Manca la carta bianca iniziale (ast1), altrimenti ottime condizioni. Firma di appartenenza coeva in calce al frontespizio. Tolosano di nascita, il teologo domenicano Serry (1658-1738) fu sostenitore delle tesi gallicane (autonomia della chiesa francese dal papato), ma divenuto consultore del S. Uffizio a Roma dal 1690 (quando papa Alessandro VIII ne condannò la dottrina), dal 1697 si dedicò alla carriera di professore a Padova. Il giurista senese Catarino Politi (al secolo Lancillotto Puliti), teologo domenicano nel Convento di San Marco a Firenze, ove ancora forte era l’influenza di Savonarola, pubblicò ivi nel 1520 la “Apologia pro veritate catholicæ et apostolicæ fldei ac doctrinæ, adversus impia ac pestifera Martini Lutheri dogmata”, a cui Lutero subito rispose con la sua “Responsio ad librum eximii magistri nostri, magistri Ambrosii Catharinii, defensoris Silvestri Prieratis”, ribadendo il rifiuto di dialogo con il papato; Politi è quindi uno dei primi a scrivere contro la Riforma protestante.
SERRY Jacques Hyacinthe.
Teologia, Diritto canonico, Catarino Politi, Riforma protestante